TERAMO – Stretta creditizia da parte delle banche e blocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione: questi alcuni degli elementi che stanno facendo crescere il fenomeno dell’usura in Abruzzo. Un problema che sarà al centro del dibattito nel forum organizzato da Confindustria e Circolo della Stampa Abruzzo dopodomani, nella sede di Confindustria a Sant’Atto, dal titolo “Usura e credito in Abruzzo”. La situazione preoccupa Confindustria, già intervenuta a livello regionale per stigmatizzare il fatto che gli istituti di credito non concedono liquidità e in alcuni casi applicano tassi di interesse molto elevati anche sui prestiti in corso. Cresce anche il numero dei fallimenti, che assegnano in particolare alla provincia di Teramo un triste primato negativo: soltanto lo scorso anno, secondo i dati diffusi dal Cerved Group e pubblicati da “Il Sole 24 Ore”, sono stati 307 gli imprenditori abruzzesi che si sono dovuti arrendere. E la provincia di Teramo, con il 5,3%, si è collocata al secondo posto tra le province italiane dietro Pordenone (5,9%) per la più alta incidenza di fallimenti.Apriranno i lavori del forum il presidente di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo, e il presidente del Circolo Stampa abruzzese, Marcello Martelli, a cui sarà affidato anche il compito di moderare il dibattito.Seguiranno gli interventi di Luigi Bettoni, direttore della filiale aquilana di Banca d’Italia; Antonio Centi, presidente dell’Anci Abruzzo;Christian Corsi, docente di comunicazione economico finanziaria dell’Università di Teramo; Giandomenico Di Sante, presidente della Banca dell’Adriatico; Stefano Giovagnoni, sostituto procuratore della Repubblica di Teramo. Parteciperanno in qualità di relatori anche Dario Pilla, direttore generale della Tercas e presidente della Commissione regionale Abi Abruzzo;Lorenzo Santilli, presidente del Cresa; Fabrizio Sorbi, vice presidente di Confindustria Teramo e patron di Proel Spa; Vincenzo Zangardi, responsabile regionale di Adiconsum.